Un counselor? E che cos'è il counseling? (Lo sapevo che diceva così!)
La domanda è impegnativa, vuoi davvero che ti parli di una
parola astratta, che quindi faccia partire un pippone teorico, specialità in
cui sono maestro, che ti bombardi con un mare di informazioni al riguardo?
A meno che tu non voglia studiare per diventare un counselor
(così si chiama lo specialista in counseling) credo proprio che non ti
interessi. Comunque ci sono libri che te lo spiegano.
Forse la tua domanda reale è: in cosa consiste il mestiere
del counselor? E come questo ha a che fare con me e la mia vita?
Meglio, vero?
Allora rispondo: il counselor, come tutti gli umani, è il
prodotto di tre cose.
Quello che pensa, quello che dice e quello che fa.
Quindi la prima risposta è un counselor ha pensieri da counselor, dice cose da counselor e fa azioni tipiche del counselor.
E siccome non voglio farti spazientire ti dico quali sono (in effetti dava i primi segni di insofferenza, ma anche di curiosità).
Quello che pensa, quello che dice e quello che fa.
Quindi la prima risposta è un counselor ha pensieri da counselor, dice cose da counselor e fa azioni tipiche del counselor.
E siccome non voglio farti spazientire ti dico quali sono (in effetti dava i primi segni di insofferenza, ma anche di curiosità).
I pensieri del
counselor. Un counselor crede nelle
seguenti affermazioni
1.
Ogni persona è unica e irripetibile e ha dentro
di se tutte le potenzialità per vivere una vita piena di esperienze arricchenti
2.
Ogni teoria, ogni tecnica, ogni metodologia è
secondaria rispetto alla relazione tra esseri umani. Ogni classificazione
impoverisce la relazione
3.
La relazione di counseling può aiutare le
persone ad aiutarsi quando ne hanno bisogno
4.
Una relazione per essere d’aiuto non può che
essere totalmente autentica
5.
L’unico modo per entrare in contatto con l’altro
è quello di ascoltarlo completamente
6.
L’arma letale nella relazione di counseling è
l’accettazione incondizionata dell’altro
7.
La struttura di ogni esperienza umana è
soggettiva
8.
Nessuno ha il diritto di stabilire ciò che è
giusto o non giusto per qualcun altro
Le parole del
counselor. Un counselor utilizza il
seguente linguaggio rivolto al suo cliente
1.
Come posso aiutarti?
2.
Ti ho sentito dire questa affermazione, ho
sentito bene?
3.
Che cosa significa per te questo?
4.
Come ti senti quanto dici …?
5.
Se questa cosa (situazione, relazione) di cui mi
parli fosse quest’altra cosa (situazione, relazione) come sarebbe?
6.
Mentre parlavi ho notato questo, ha un
significato per te? Me ne vuoi parlare?
Le azioni di un
counselor. Un counselor compie
tipicamente le seguenti azioni con il suo cliente
1.
Fornisce un costante esempio di chiarezza e
affermatività nella relazione
2.
Osserva quello che il cliente dice a parole, il
tono in cui lo dice e quello che dice attraverso il corpo. Coglie i
disallineamenti tra questi 3diversi canali comunicativi e rende il suo cliente
consapevole della eventuale incongruenza.
3.
Da feedback al cliente avendo cura di dare prima
un feedback di rinforzo (rinforza un aspetto positivo) e subito dopo un
feedback di miglioramento
4.
Riformula la comunicazione del cliente in modo
da arricchire la percezione di quest’ultimo con nuovi elementi
5.
Si astiene dal dare consigli ed interpretazioni
rispetto ai contenuti portati dal cliente, anche se questi glieli chiede.
Min***chia! E’ un mestiere davvero difficile, disse il mio
vicino di treno!
Buon Counseling,
Maurizio Tonini
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